domenica, gennaio 13, 2008

Joan Of Arc - Presents Guitar Duets

Joan Of Arc
Presents Guitar Duets (Record Label - 2005)

Sto preparando un post dal titolo "L'insostenibile leggerezza dell'essere Indie".
Tesi: il pubblico indie "brucia" i dischi nuovi mettendo nel dimenticatoio quelli con appena più di 12 mesi di anzianità. Verità o esagerazione? Seguirà dibattito (non ora).

Manifesto: questo blog è talmente aggiornato da presentare dischi di 3 anni fà. Alla faccia del consumismo.

Fatta la dovuta premessa mi accingo a parlare di uno fra i dischi più sottovalutati e particolari di un vero e proprio gruppo di culto, i Joan Of Arc.

Per chi quel giorno lì non c'era, i Joan Of Arc sono un gruppo etichettato con gli attributi Emo e Punk. L'equivoco nasce ai tempi dei Cap'n Jazz, fondati (e presto sciolti) dallo stesso titolare del progetto Joan Of Arc, Tim Kinsella e dal fatto che la band di Chicago militò per quasi 10 anni nella indie label Jade Tree. La Jade Tree è un punto di riferimento per l'auditorium Emo, fra i nomi di punta dell'etichetta c'è, ad esempio, Pedro The Lion.

Scrollatisi di dosso gli epiteti Emo, i Joan Of Arc, si fanno promotori di un sound decisamente sperimentale, se mai vicino al Post-Rock. La locazione geografica non poteva che portarli su quei binari.

Presents Guitar Duets, che spesso e volentieri fà capolino nel mio lettore ed è forse fra i dischi meno impolverati delle mie scansie, non è mai ricordato fra i migliori della loro discografia. E' un'errore. Postulato che How Memory Works è decisamente inarrivabile, la coraggiosa decisione di registrare un disco di soli duetti chitarristici, senz'altra interferenza che qualche beat d'elettronica, và onorata almeno con una canches.

Nessuna canzone ha un titolo, nessuna canzone è cantata. 10 chitarristi ex membri, o ancora nella line up dei Joan Of Arc, sezionano le proprie chitarre esplorando tutti gli usi in cui è possibile impiegare questo strumento in musica.

Epilogo ideale per una serata in compagnia di fuoco e rum invecchiato di 23 anni. Da meditazione

Similar Artist: Califone, Slint, David Pajo
Rating:


Mp3:
8 Tim Kinsella with Todd Mattei

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace la possibile futura discussione sul concetto di musica usa e getta nel popolo indie. Esagerazione o no,per molti ormai è così. Ma io sul popolo indie inizio a diffidare .E continuo ad ascoltare lamusica che mi piace. I joan of arc sono sperimentali e per il poco che li ho ascoltati, anni fa, non mi colpirono granchè. Pero' non si sa mai, è passato del tempod allora.

Francesco ha detto...

Ciao Sach, non vorrei cadere nel banale, ma c'è stato un cambio generazionale nell'auditorium indie. Ha portato un nuovo modo di fruire della musica indie e un conseguente nuovo modo di promuoverla. Ma avremo modo di riparlarne. I stimo i Joan Of Arc, ma non impazzisco per loro, è uno di quei gruppi in cui non puoi non apprezzare la "cosa" particolare, mentre a volte deludono un po' nell'album da studio.

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

i joan of arc...me li ricordo perchè il mio ex-spacciatore di musica (ora fallito, purtroppo) aveva un angolo apposito nel negozietto nel quale esponeva, rigorosamente incellofanati, dischi rari o che cmq riteneva che dovessero essere tali, da osservare con mediatazione e con riverenza ecclesiastica. Tra questi c'erano i suddetti giovanna d'arco, che, ma non ne ho mai capito il motivo, costavano cifre all'epoca, spropositate per un guagliuncello spezzentato come me. Motivo x cui non ho mai approfondito il loro ascolto, crescendo con il loro mito, basato in fin dei conti sulla sola voglia di ascoltarli e sul fantastico nome scelto x il gruppo.

in effetti non ha molto senso quello che ho detto. Però fran è tempo di prendere scelte decisive, ragion per cui me li procurerò.
bye :)

Francesco ha detto...

Ciao Jo, quello che hai scritto ha molto senso. In fondo se siamo qui è perchè ad un certo punto abbiamo incrociato un nerd ciccione che incelofanava dischi vendendoli a prezzi assurdi, e, almeno una volta avremmo voluto essere al suo posto.
Queste son cose che ti segnano.
(con tutto il rispetto eh!!!)

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

Grandissimo, uno dei miei gruppi preferiti, sia per la musica che per i testi che per le ideologie politiche/sociali (non so se lo sapevi ma Kinsella & Co. sono assidui sostenitori di teorie cospirazionistiche e complottistiche).
E' vero che raramente un loro album fa impazzire, sono molto discontinui ma c'è anche da dire che in 10 anni di carriera hanno sfornato praticamente 10 dischi, per non parlare delle altre 6 band parallele che i membri del gruppo formano di continuo (ascoltati i Make Believe se ancora non l'hai fatto)! Guitar Duets l'ho comprato "ad occhi chiusi" a San Marino, pagato 20 euro con mille dubbi dato che la critica lo ha bocciato ovunque; fortunatamente si è rivelato un gran disco, il tuo "da meditazione" è perfetto, avrei detto la stessa cosa!

Francesco ha detto...

Ciao Matteo, no non sapevo della loro vocazione complottistica, questo me li rende anche simpatici (sulla loro caratura artistica non avevo dubbi).

Sono contento che anche tu sia un loro sostenitore, questo è un gruppo spesso ingiustamente sottovalutato, il che la dice lunga su molte cose.

Questo disco probabilmente non è il più rappresentativo del gruppo, ma è un'ascolto che in certi momenti calza a pennello, più di molti altri dichi anche più quotati.

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

E' un esagerazione, 12 mesi sono già tanti :-)



E grazie Comunque, sempre sentiti nominare e mai approfonditi, ma scopro con piacere che è un genere che stavo esplorando anche personalmente, anche se con risultati più melodici e mooolto meno noise -cioè, nulla- (piccolo autopromo, :-) su Myspace se interessa) .

Mi piacciono mi piacciono, 8 è Yes a tratti (meno precisi di quel maniaco omicida di Howe ma ci sono dei giochi di fading alla Time And A word e And You and I).
Praticamente gli Yes che fanno un frontale con un furgoncino pieno di sintetizzatori noise maker :-)
Bellissimo!

Francesco ha detto...

Bella definizione! Passo subito sul tuo space a sentire di che si tratta !

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

Vabbè, ma lo sai che mi sono accorto ora che questo articolo è di gennaio? Vienna me lo ha risputato stamani fra gli altri feed...

Comunque da notare con piacere che l'album è disponibile su iTunes Plus e quindi privo di DRM :-)