giovedì, novembre 15, 2007

iLiKETRAiNS - Elegies to Lessons Learnt

iLiKETRAiNS
Elegies to Lessons Learnt (Beggars Banquet - 2007)

Ok, e adesso come dovrei comportarmi?
Questo è un gruppo assurdo, questi 5 ragazzi di Leeds hanno appena pubblicato (ad inizio Ottobre) il loro secondo album, ed è di poco inferiore al loro esordio dell'anno scorso. Quello del 2006 era un capolavoro e questo poco meno. Indovinate un po' con chi sono usciti? Esatto, proprio così, con Mr. "simpatia" Beggar Banquet Records, quelli che l'anno scorso mi hanno fatto scrivere dall'avvocato per aver pubblicato un mp3 di Thom Yorke.
Ora un blogger che si rispetti dovrebbe avere i polpastrelli avvelenati, ma io non mi sono mai rispettato come blogger!

Avrei voluto scrivere un post monumentale su qusto ensamble post-rock, ma rileggendolo, mi sono reso conto che il post su Progress Reform dice già tutto della band e del loro sound. Gli ingredienti dei due dischi sono a grandi linee gli stessi. Progress Reform era una raccolta dei tanti singoli usciti in fase di gestazione pre-showbizing, Elegies to Lessons Learnt è il vero e proprio debutto.

Per dirla tutta il mio euforismo non è certo giustificato da una creatività sopra le righe. Gli iLiKETRAiNS non sono certo i Liars o i Fiery Furnaces. Anzi, diciamo pure che alla scuola d'arte questi ragazzotti lavorerebbero più di mestiere che di fantasia, ma il manierismo, da che mondo e mondo è mezzo di divulgazione artistica intergenerazionale, indispensabile per l'esistenza stessa dell'arte.

Elegies to Lessons Learnt ancora una volte riprende il topos della periferia suburbana devastata da una gioventù che si crede nuovamente sonica, e questa volta forse lo è più che in altre occasioni. I solchi degli iLiKETRAiNS, come i paesaggi di Gravenhurst, vedono i quartieri industriali inglesi dati in pasto alle fiamme, le chitarre s'alzano al cielo come lingue di fuoco, bruciando plastica e sputando fumo nero.

La batteria è solenne ed ama flirtare a lungo con i piatti, entrando delicatamente nelle trame del disco, ma di volta in volta, s'impone nelle lunghe code che s'impennano ad iperbole. Chitarre ritmiche fanno da tappeto alla voce baritonale di Dave Martin, per risalire la china dal baratro della disperazione, sulle ali d'un assolo. Volendo generalizzare lo svolgimento dei pezzi passa da una solennità "alla Red House Paintiers" ad una tracimazione (post)EMOtiva tipica degli Slint.

Elegies to Lessons Learnt è un disco che avrei voluto deprecare ma che non posso far a meno di amare, così come feci con Progress Reform. Post-Rock intriso di Dark-Wave Industrial. Gruppo assolutamente da seguire: genuini.

Similar Artist: Joy Division, Slint, Morrissey, Nick Cave
Rating:


Mp3:
The Deception

4 commenti:

Sachiel ha detto...

Già, ti hanno proprio fregato stavolta, bel disco, bel gruppo, belle atmosfere.

Francesco ha detto...

Hahaha, sì stavolta hanno fatto un bel colpo. Comunque tanto di cappello anche alla Fierce Panda, ottimo lavoro di Talent Dcouting. Ricordo che avevi ascoltato l'esordio, questo l'hai già sentito???

Ciao ciao

Sachiel ha detto...

Si si, li ho tutti e due, bello pure questo, anche se forse l'effetto sorpresa del primo disco mel'ha fatto apprezzare di più. Una band perfetta per gliascolti delle stagione autunno-inverno

Francesco ha detto...

Azzo, gli "ascolti autunno-inverno" fa molto milano-vende-moda.

Sì, comunque ho capito è concordo in pieno, anche sull'effetto sorpresa, vedremo come (ma soprattutto se) sapranno rinnovarsi al 3° episodio.

Ciao ciao