lunedì, ottobre 08, 2007

Radiohead - In Rainbows

In questo momento il mondo si divide in due, chi considera i Radiohead degli innovatori (i più) e chi pensa che si siano "solo" scelti una buona $trategia di marketing (i meno, tra cui io).
Quello che nessuno sa è che 12 mesi fà il sig. Thom Yorke mi scrisse una lettera...

[Tre premesse:
1) Amo tutti i dischi dei Radiohead.
2) Non vorrei fare il moralista, ma quello che sto per dire lo pensate in molti e qualcuno doveva pur dirlo, prima o poi.
3) Questo è un blog fatto di post, cercherò di essere sintetico e generico, altrimenti ci vorrebbe una tesina con tanto di grafici e numeri.]

Sul blog che gestivo allora era apparsa la recensione del disco solista di Thom Yorke (Eraser, Beggars Banquet, 2006), e come ogni m-blogger che si rispetti avevo postato un sampler. Pensavo ancora che i Radiohead fossero degli innovatori, allora; e poi gli stavo facendo pubblicità, una buona pubblicità. Eppure i ragazzi hanno mandato a bussare il web sheriff (mr. John Giacobbi), sia alla mail del blog che a quella del proprietario legale (cioè io).

Ora, non ci vedo (quasi) nulla di strano in quella protesta. Se io fra un anno decido di regalare il mio negozio, sono fatti miei, ma voglio regalarlo io e non mi parrebbe giusto che qualcuno, iniziasse a regalare i mobili oggi perchè fra un anno lo regalo. Però io stavo facendo pubblicità al suo disco (apprezzo tutti i dischi dei Radiohead, compreso Eraser), e come da disclaimer consigliavo caldamente l'acqisto dopo averne fatto ascoltare pochi minuti.

Fin qui tutto ok Thom, ma se permetti storgo un po' il naso se oggi ti auto-proclami paladino del web. Ora, se un anno fa eri ben attaccato al tuo portafogli, oggi dovrei credere che con la mossa del "pagalo pure quanto vuoi, anche un centesimo" stai facendo del bene ai tuoi fans? Dovrei credere che magari ci vai anche in perdita?
Un artista che crede in internet assolda uno web sheriff o crea dei widget da far postare sui blog dei fans?

Bè, c'ho pensato, per me Elthon John Vs. Thom York è 1 a 1 palla al centro = meno festine a MTV e più web surfing ragazzi!
Le cose vanno diversamente da quello che credete, voi e le vostre "$trategie" siete le eccezioni. (Fermo restando che musicalmente stiamo parlando di due universi separati)

Concludo constatando che quello che fà Thom, un gruppo emergente non potrà mai farlo (intendo ricavandoci anche dei profitti), perchè non potrà mai fare tutta quella promozione. Ecco perchè quando pubblico un mp3 dell'ottimo Humpty Dumpty (e lo farò presto) questo mi ringrazia e se faccio lo stesso con un brano anche mediocre di Yorke questo mi manda il suo avvocato. Sta tutta qui la motivazione di questo post.

Concludo con una provocazione, provate ad accoppiare i soggetti e la cosa che amano di più fare:

Chi? Thom Yorke, Humpty Dumpty, Elton John

Ama cosa? Fare Musica, Fare soldi, Sparare cazzate

44 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono sorpreso di questo fatto , e ammetto che non mi stupisce che un musicista di questo calibro ( nel senso di dischi venduti eccetera eccetera ) ritenga di doversi tuteare in questo modo . Rivela un attaccamento al denaro , come dici tu , ma a mio parere rivela anche un altro fatto . Thom Yorke in quanto musicista e artista main stream e affermato ritiene che la sua arte sia ad un livello superiore e si sente in dovere di tutelarsi dalle contaminazioni dall basso . Resta il fatto che un anno fa Yorke e compagnia erano ancora in un ambito contrattuale ben preciso e voglio sperare che questa fosse la causa determinante del loro polemizzare...

Francesco ha detto...

Ciao Camillo, hai centrato in pieno la questione. Il mandante è Thom York (& Co.), ma di fatto credo che gli esecutori furono quelli della Beggar Banquet.
Ciò non toglie che se sei un'artista sensibile al web devi prendere delle decisioni più coerenti e soprattutto esporti maggiormente.
Anche perchè ci sono delle persone, tutti quelli che fanno musica oggi, dai nostri amici ai nostri vicini di casa o i nostri vicini di blog, che volenti o nolenti hanno solo internet.
Ciò che li muove è pura passione, internet li aiuta, ma non ne traggono sostentamento e hanno per forza un'altro lavoro. Per questo ho scritto questo post, per dire "Hey, quello è un ragazzo che crede nell'accoppiata internet-musica!", piuttosto che qualcun'altro.

Sachiel ha detto...

Il paraculismo non ha confini. Tom Yorke èmiliardario per cui certe cose se le puo' permettere, e sa che lo zoccolo duro dei fan sfegatati andrà a procurarsi l'edizione limitata, magari anche in vinile , del suddetto disco, che mi pare sarà vendutaad un prezzone nelle prossime settimane. Ti do ragione su tutta la linea.
P.S. ma poi il disco lo ha vinto uno che aveva un solo commento?

Francesco ha detto...

Ciao Sach, sono contento che un "coniglietto" la pensi come me.
Il disco l'ha vinto m1979 che aveva tre commenti mi sembra.
Lui aveva persino promosso il concorso sul suo blog e due commenti li aveva postati solo per segnalare la sua promozione. Quando si dice la giustizia divina.
Vabbè, comunque è andato bene il concorso, quindi, dai faremo anche un'edizione primaverile.
Ciao ciao

Anonimo ha detto...

a napoli diremmo che thom yorke è proprio una 'chiavica'....pessimissimo!
e gli ho pure dato 1 sterla x il nuovo disco... a saperlo prima, manco quella..grrrrrrr

Francesco ha detto...

Ciao Jo, nessuno ti biasimerà per una sterla ; )

Anonimo ha detto...

concordo con te, anch'io in un un mio post avevo scritto che mi sembrava solamente una strategia di marketing...

OT: indieriviera non può fare a meno del tormentone dell'autunno 'indieblog is shining'!
...passa a scaricarla

un saluto

Francesco ha detto...

'indieblog is shining'!?!?!?!?
Passerò sicuramente. Grazie per il commento.
Ciao ciao

Anonimo ha detto...

sinceramente mi sembra che il tuo sia uno sfogo che si fonda su quello che ti è successo più che su una lucida riflessione...
come già è stato detto sia thom york che i radiohead fino a poco tempo fa erano sotto contratto con una major, e molto probabilmente non erano i musicisti a volere uno web sheriff, ma la casa discografica stessa...in fin dei conti sono loro che ci guadagnano in maniere sostanziosa dalle vendite, non chi fa il cd!!!
Non a caso i radiohead hanno aspettato che scadesse il contratto per far uscire il prossimo cd...
non sta a me, non credo di esserne in grado, dire se sono degli innovatori o meno, dico solo che il gesto è degno di nota, e colpisce, dico che è vero che loro se lo possono permettere e i gruppi emergento o underground in genere non se lo possono permettere, ma quanti ce ne sono di famosissimi che invece pretendono ogni centesimo che gli "spetta" di diritto? (vedi metallica...) dico che in qualsiasi caso è giusto che chi fa un cd guadagni...se vai a comprare un quadro lo paghi o speri sempre che te lo regalino? l'artista in generale deve mangiare...e non è disonorevole cercare di avere degli utili da quello che produci...
è tutto, e mi sembra di aver scritto anche troppo!

Francesco ha detto...

Ciao Ale, in alcune cose siamo daccordo, in altre muta solo il punto di vista.

Il mio non è un vero e proprio sfogo su quello che mi è successo, non ci rimasi poi così male. E'una riflessione che parte da un'episodio, e come ho precisato non ha la validità di un discorso approfondito e sistematico.

Poi ho già detto in un'altro commento, che, sì, il web sheriff probabilmente aveva accordi con la Beggar Banquet.

Però guardiamo la faccenda da due punti di vista differenti (entrambi validi, solo che ho scritto il post guardando da una sola angolatura, per ragioni di lunghezza/tempo ; 9 ). Le due angolature sono queste: i radiohead a confronto di altri gruppi (metallica, etc etc) hanno fatto una gran mossa, ma se devo dire che sono stati coraggiosi, pensando ai nostri emergenti, onestamente non me la sento.

Grazie per il tuo stimolante commento.

Anonimo ha detto...

Concordo di più con Ale. Da un po' di tempo pare che tutti i bloggers del mondo abbiano buttato sulle spalle di Yorke la croce della rivoluzione contro le major...per come la vedo io conta il risultato non le motivazioni, che possono pure essere meramente economiche (che male c'è?). A conti fatti loro guadagnano (credo che a un artista non vada più di 1€ netto sulla vendita di un cd fisico), e io risparmio 17€ visto che tanto l'originale non l'avrei comprato. Ora lasciando stare gli artisti underground anche un biagio antonacci qualsiasi con un'operazione del genere venderebbe il triplo intascando gli stessi soldi! I radiohead sono solo arrivati per primi.Punto.

Francesco ha detto...

Ciao Cornholio, idee molto interessanti le tue, che condivido in parte.

La croce della battaglia contro le major volenti o nolenti, mi vien da dire che se la son cercata. Nel momento in cui hanno deciso di giocare a modo loro con regole nuove, per il livello economico a cui fanno riferimento.

Io dico solo che c'è chi mette i dischi su internet (quasi gratis) da tempo, più per necessità che per virtù. Questa cosa andava precisata, anche con una provocazione. La musica non ha classi sociali, diamo ai piccoli musicisti che credono ad internet ciò che gli spetta, almeno a parole.

Poi amo i Radiohead e gli riconosco di essere arrivati a questo punto prima di molti altri artisti del loro calibro, questo sì.

SubliminalPop ha detto...

Quoto il punto 1 e sono anch'io tra i pochi.

Francesco ha detto...

Ciao SubliminalPop, parere importante il tuo. Quindi sei per "amo tutti i dischi dei Radiohead" e per "si sono scelti una buona $trategia di marketing".

E' un po' il parere dominante, ci dividono poche sfumature su motivazioni e punti di vista, ma è bello potersi confrontare su questi temi. I media tradizionali hanno messo su un coro ossequioso di opinioni fotocopia.

Adoro vedere qui tutti questi commenti di persone con un senso critico INDIEpendente.

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

a me la cosa che piace di più è vedere che le persone esprimono la loro opinione e viene rispettata dagli altri...di solito mi sottraggo volentieri dalle discussioni musicali via internet, perchè spesso c'è chi si mette sopra ad uno scalino sopra gli altri e fa il superbo, lui ha la verità in tasca! ed è un atteggiamento sterile e irritante...qui invece non mi sembra sia così, e la cosa mi piace...io credo che siano stati bravi, e ammiro la loro scelta, in fondo la loro è una scelta, quella dei gruppi emergenti è una necessità...e lo dico perchè anch'io faccio parte di un gruppo che tenta di emergere! e l'unico modo che si ha per farsi conoscere sono vendere (regalare) cd ai concerti o internet...loro potrebbero aver guadagnato miliardi (anche) questa volta e invece forse hanno rinunciato, quantomeno hanno rischiato.
tu/voi la vedete da un'altra angolatura, come hai detto tu, e non c'è niente di sbagliato! è solamente un'altra angolatura, diversa, nient'altro...
così è stimolante e mi piace...
e adesso vado a comprarmi in rainbows!

Anonimo ha detto...

Dopo tutto questo discutere, mi accorgo che domani sarà disponibile ufficialmente l'album ma da 8 giorni aspetto via mail il codice d'accesso per il download (avrei dovuto riceverlo un paio di giorni fa). Speriamo in bene, altrimenti da domani si parlerà della bufala-web del millennio :-)

Francesco ha detto...

Ehehehehe, vebbè dai, non credo ci sia nulla da temere. Sono dei bravi guaglioni.

Comunque vada tienici aggiornati!!!

Ciao cioa

Anonimo ha detto...

cornholio cazzo dici? chi mai ti ha detto che il link sarebbe arrivato prima del 10??? ma leggi le mail? quindi, era una bufala? Io adoro i rh da anni e anch'io sono un pò titubante nel giudicare questa scelta di distribuzione. Quello che mi lascia più perplesso è il fatto che uscirà a gennaio anche nei negozi....è questo che non capisco...

Unknown ha detto...

E' probabile che il "controllo" o la sceriffo non fosse stato mandato da Tommaso... ma forse da chi detiene insieme a lui diritti discografici... sai, fosse per tommaso, è probabile che ti dedicava pure un pezzo sul cd... pure su THE Eraser.
Saluti.

Francesco ha detto...

Ciao Giuseppe, dici che mi dedicava una canzone, wow, ma poi me la lasciava mettere sul blog ; D
Sì sì, sicuramente la sheriffa era una cosa della Beggar, diciamo che era l'aggancio o la provocazione per uno spunto più generale su internet, chi ci specula e chi ci crede.
Ciao ciao

Antonio Tanzola ha detto...

un anno -> senza accento
un artista -> senza accento

Ragazzi l'italiano!!!

Thom ha fatto bene a farti scrivere perché il disco non è tuo e quindi tu non lo pubblichi. I radiohead invece decidono di distribuire il LORO disco in una maniera nuova e particolare senza servirsi di una major. Secondo me Thom non si fa paladino di un bel nulla... Ormai le vendite di dischi sono basse e la pirateria dilaga. Le major inoltre prendono una percentuale elevatissima sui ricavi. I Radiohead hanno cercato una nuova modalità di distribuzione che permetta loro di eliminare almeno il secondo problema.
Il consumatore può ovviamente consumare a scaricare il disco pirata ma in questo contesto è più invogliato ad acquistarlo... almeno io lo sono stato. Pago quanto mi va di pagare, ma qualcosa la pago, e sono sicuro che i miei soldi vanno a chi a prodotto il disco... Io il disco l'ho pagato e sono stato contento di farlo soprattutto perché non ho dato neanche un euro alla EMI.
Se tieni presente che i gruppi più famosi non ricevono quasi mai più del 20% dei ricavi totali di una distribuzione tradizionale... a te fare i conti!
Anyway ascoltate l'album che... in my opinion... è veramente stupendo. Ciao

Francesco ha detto...

Ciao MacHitch, grazie per le correzzioni, modifico subito. uff.
Se vuoi passare più spesso a rileggere i miei post, mi faresti un gran favore, è un'attivita curata ma pur sempre a tempo (soldi) perso, per cui non ho ancora dei "rilettori" (apparte voi).

Pertinente e stimolante il tuo commento.

Concordo con tutta la tua argomentazione tecnica sulle vendite dei cd e sui ricarichi delle Major, se mi seguissi da tempo sapresti che la penso come te.

Per il resto io non ho pubblicato nessun disco, ma un sampler. Non incentivo affatto la pirateria, anzi io per primo compro i dischi (se ci fai caso le mie recensioni sono sempre in ritardo rispetto agli altri blog, perchè io aspetto che il disco arrivi sullo scaffale. Vedi i Canadians qui pubblicati ad Ottobre, in altri blog a Luglio).

Tutta la mia provocazione nasce dal fatto che un artista sensibile a queste argomentazioni avrebbe creato dei widget. Perchè i Canadians mi permettono di pubblicare un mp3 e Yorke no?

Trovami una ragione che non implichi il denaro.

(solo questo)

Anonimo ha detto...

Molto interessante.
In un mondo perfetto, si starebbe tutti a gingillarsi senza il più piccolo problema, ma ahimè il mondo è sempre stato lontano dall'essere perfetto.
Che Yorke sia attaccato al denaro... (e aggiungo... chi nella società occidentale può dirsi immune da cio'?) è un dato di fatto.
Ognuno di noi scende a compromessi per relazionarsi con i suoi simili, così come per comunicare le proprie idee o qualcosa che si reputa importante.
Così accetto di buon grado la scelta di Yorke che è una bella bordata comunque al cartello delle multinazionali della musica.
Che siano loro ad aprire la strada è importante, di certo, io con la mia band non avremmo fatto notizia.
E diciamolo, chi tra le major non avrebbe fatto carte false per accaparrarsi "in rainbows" nella sua scuderia.
Bella discussione, comunque, anche io ho dato 1£ alla causa.
Ciao, Burz

Anonimo ha detto...

premessa : mi piacciono molto i radiohead,ma non sono un loro fan incondizionale.

1- yorke non sa neanche che esisti.
2- i diritti d'autore (indipendentemente dalle intenzioni o dai fini di chi li sta violando) esistono e vanno rispettati.
3- l'idea della vendita on line è geniale perché conviene tanto al musicista quanto all'acquirente...e in tutto ció, sinceramente, non ci trovo nulla di eticamente deplorabile.
4-cosa ci trovi di cosí condannabile nella possibilitá di far soldi suonando e sparando cazzate?

andrea

Anonimo ha detto...

Ce l'ho. Ho ordinato il mega paccone da 60 euro ed ho già effettuato il download dell'album.
Credo che la scelta di Thom Yorke e soci sia stata prinicplamente una provocazione. Per quanto riguarda il passato non ci sono commenti da fare: erano sotto contratto e quindi avevano le mani legate; loro stessi hanno sempre detto quanto pesasse loro sta cosa, quindi non starei qua a parlare di ipocrisia.
Adesso che hanno le mani libere hanno la possibilità di fare scelte diverse; magari non sarà il metodo migliore, ma almeno stanno provando a cercare qualcosa di alternativo.
Secondo me dimostrano comunque coerenza. Anche per quanto riguarda i loro concerti hanno fatto delle scelte differenti; hanno scelto di suonare solo in posti "pubblici" su cui poter avere pieno controllo ad esempio sulla pubblicità, rifiutandosi di suonare in palazzetti dove il controllo non era loro ma della struttura; e così ai loro concerti non ci sono grandi cartelloni pubblicitari relativi a qualche colosso della globalizzazione, ma solo cose scelte ed approvate da loro.
Si può essere d'accordo o meno, ma a me questo approccio piace.

Anonimo ha detto...

Poveri idioti.. datevi una svegliata.
All'autore del blog posso dire solo che se voleva fare il figone e fare l'alternativo andando contro corrente non c'è riuscito per niente. I radiohead sono grandi, sono degli innovatori e tu puoi continuare tranquillamente ad ascoltare il fottuto humpty dumpty ;)
Ecco va scrivi pure tutto quello che vuoi su humpty dumbty e lascia parlare di musica a chi sa.
Distinti saluti
T.Y

Francesco ha detto...

Arrivano un sacco di commenti!!! Bene, un post che porta commenti costruttivi è sempre un post riuscito...

*Andrea, piacciono anche a me i Radihead anche se non sono un fan accanito. Punti 1 e 2 sono due dati di fatto innegabili. Punto 3 vendere online è il mio mestiere, ci credo e la strategia dei Radiohead è buona e riuscita, voi che avete comprato lo dimostrate. Punto 4 fare soldi sparando cazzate (nel gioco era Elton John, lo trovo svilente per il genere umanao). Grazie per il commento, davvero interessante.

*Freestate, penso che anche io comprerò il cofanetto. Anche secondo me quella dei Radihead è stata una provocazione e ho voluto rispondere con una provocazione. Grazie per il tuo contributo. Sei il benvenuto.

*Tom Yorke, hai il nome molto simile a quello di Thom Yorke : D
Non volevo fare il figo, parlo 360 giorni all'anno di gruppi sconosciuti e che se mai dimostrano la mia sfigataggine. Ho voluto solo lanciare qualche imput per stimolare una discussione su temi a cui tengo: Internet & Musica. Lascio sempre parlare di musica chi sà, e mi dispiace che tu (che evidentemente sai) non passi qui più spesso. Mi fanno piacere i tuoi commenti anche se su Humpty Dumpty abbiamo pareri differenti.

Grazie a tutti per il vostro contributo e su una cosa siamo d'accordo i Radihead sono bravi.

Anonimo ha detto...

machitch,
si chiama apostrofo e non accento...

ragazzi l'italiano, l'italiano ragazzi....

fran, non ti pare che qualcuno sia stato colpito dal morbo 'INCUBUS'...a buon intenditor...eheheh...

Anonimo ha detto...

Al diavolo i Radiohead, che sono uno dei gruppi più sopravvalutati di sempre... Gli ultimi tre dischi(IN RAINBOWS ancora non l'ho sentito e forse non lo sentirò mai)sono quanto di più noioso,inutile e pretenzioso abbia sentito da chissà quanto tempo, e sì che merda musicale ce n'è tanta!!! Comunque...Se hanno fatto questa mossa non è per coerenza etica, possono permettersi di osare e lo fanno, tanto è vero che a dicembre un box inutile contenente due LP oltre che il doppio CD se lo fanno paGAre 40 fottute sterline. Ma sono l'unico a desiderare che i cd abbiano un prezzo di 6 euro circa,così che uno possa godere della musica su un supporto decente e con altrettanto decente qualità sonora? Saremmo contenti tutti, negozianti, case discografiche ,artisti e pubblico!

Francesco ha detto...

He Joses, di sti tempi se non ti copri bene i morbi si prendono!
Statte accuorto.
Ciao ciao

domenico ha detto...

non dirò niente sull'operazione dei radiohead
il cd, capolavoro, secondo me parla da solo ^^
(l'ho anche recensito, in modalità del tutto ignorante)

Francesco ha detto...

Ciao HoneyBoy, ho letto la tua recensione e secondo me più che "modalità del tutto ignorante"l'hai scritta in "modalità appassionata". Questo la rende piacevole, al di là dei giudizi più o meno tecnici.

Mi piace l'introduzione, perchè è esattamente quello che penso io quando ascolto "The Piper At The Gate Of Down", l'esordio dei Pink Floyd: "questi sono avanti"!

Sì, i Radiohead sono sicuramente un gruppo in grado di far dischi senza tempo, il loro valore culturale non è qui in discussione, mi fa piacere che tu l'abbia capito.

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

mai letto una tale accozzaglia di cavolate e cazzeggi tutti in una volta sola...ma lo avete ascoltato "In rainbows" ?. E' chiaro che ci sono al mondo tanti altri artisti semisconosciuti che fanno una fatica della miseria per farsi ascoltare, ma da qui a finire a dire tutte 'ste cazzate...

Amadeus

Francesco ha detto...

Ciao Amades, hai letto un solo commento al disco in questo post o nei commenti?!?!?

Io no.

Invece di offendere le persone che qui hanno commentato in maniera pacifica ed intelligente, potresti dirci la tua.

Tu l'album l'hai ascoltato? Io non ancora, com'è?

Cosa ne pensi della loro campagna promozionale?

Ciao ciao

P/s
Cerca di usare toni più rispettosi. O se vuoi insultare qualcuno abbi il coraggio di inserire in firma il link al tuo blog, o per lo meno la tua mail.

Anonimo ha detto...

ok fran_pi hai ragione, mi calmo.
Non vorrei fare la figura del "nonno saggio" (e rompicoglioni), ma ho 45 anni e il mio primo disco comprato è stato "Atom Heart Mother" nel 1972. Il negozio era Caru Dischi (chi conosce "il Mucchio Selvaggio" sa di che cosa parlo), li ho lasciato tante emozioni e tanti soldi. Sono un musicista. Classica per mantenermi e jazz per divertirmi. Ho conosciuto e comprato poi tutti i dischi dei Radiohead, come ho fatto per altri artisti semisconosciuti che darebbero chissa' cosa per un trafiletto di quattro righe sull' "Alternative Press Magazine". Questa premessa per ribadire il mio scazzamento verso tutti quei finti-etico-moralisti che si gettano su un artista/gruppo senza minimamente avere l'umiltà (e la capacità aggiungo io) di ascoltare (non sentire) il loro lavoro. Il resto è solo mercato, ok, ma io parlo di musica o questo non è un blog che parla di musica? Il contenuto c'è o vogliamo affiancarli ad una Pausini qualsiasi?
Ho conosciuto i RH con "Ok computer" e la prima cosa che mi è venuta in mente è stato Bach... e sono solo canzoni.

per chi vuole insultarmi la mia mail è reneb@libero.it

Francesco ha detto...

Ciao Amadeus (non so se è il tuo vero nome, ma hai lasciato solo questo), apprezzo davvero questo secondo commento. Per tantissimi motivi. In ordine sparso: leggo anche io il Mucchio (assieme ad altre riviste), ho lasciato (e continuo a lasciare) anche io tanti soldi ed emozioni nel vari negozio di Rimini, Ravenna, Bologna, Fano, pesaro (...); amo anche io Radiohead e Pink Floyd e potrei continuare.

Per il resto come ti ho scritto sopra, non ho ascoltato il nuovo dei Radiohead e la mia non era una critica musicale, ma dal punto di vista della promozione.

Ebbene no, questo non è un blog musicale, o meglio, non solo. Io mi occupo di web marketing e in questo blog, quando posso, mi occupo di musica e di strategie di marketing sul web.

Dio me ne guardi da affiancare i Radiohead alla Pausini...

In ultimo, penso che nessuno utilizzerà la tua mail per insultarti. Io sicuramente la userò per contattarti in privato. I commenti di ascoltatori "di spessore" come te sono un valore aggiunto in questo blog.

Ciao ciao

P/s
Quando ascolterò In Rainbows, e ci scrivero su due modeste righe, avremo modo di confrontarci anche sul valore musicale del disco in oggetto e non solo sulla modalità di distribuzione.

Anonimo ha detto...

Ritengo che quella dei Radiohead sia una strategia di marketing dettata da due componenti: una prima componente, che viene da lontano e che dà agli stessi Radiohead la consapevolezza di essere una delle migliori band del globo e una seconda componente, più contingente, cioè la consapevolezza che comunque tutti scaricheranno il disco.
A fronte di queste due considerazioni i Radiohead potrebbero aver pensato: "di fan ne abbiamo milioni: meglio ricevere da loro una sterlina che niente".
Chi ci guadagna, francamente, sono loro e i fan.
Loro, perchè comunque guadagneranno cifre considerevoli (vi invito, a tal proposito, a leggere cosa scrivono i Wu Ming circa la possibilità di scaricare gratuitamente i propri libri dal loro sito www.wumingfundation.com), i fan perchè avranno accesso ad un prodotto culturale ad una cifra irrisoria.
La quadratura del cerchio: guadagni per gli artisti ed estrema fruizione generalizzata della cultura.
no?

Francesco ha detto...

Mi dispiace che tu non ti sia firmato perchè hai detto cose estremamente intelligenti.

Il modello proposto dai Radiohead funziona proprio per le ragioni che hai detto tu: "di fan ne abbiamo milioni: meglio ricevere da loro una sterlina che niente".

Quindi loro faranno milioni anche vendendo su internet a "donazione". Ma di fatto, sebbene sia un modello applicato da diveso tempo, da diverse piccole realtà, ai più, questo ecosistema non porterà mai ricchezza. Tanto è vero che chi fà musica oggi, generalmente, ha anche un secondo lavoro.

Dico bravi ai Radiohead, ma non siamo ancora al modello "definitivio".

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

secondo me stai esagerando.Forse parlo da fan dei radiohead,anzi di sicuro, ma se il disco merita merita e basta. Nessuno a questo mondo rispecchia i nostri(presunti)ideali di coerenza, soprattutto quando dietro non ci sei solo tu, ma un'etichetta. Quindi W i radiohead, una delle poche band che sa ancora fare musica per passione (e ne sono convinta).

Francesco ha detto...

Ciao Ely, se un disco merita, merita e basta, sono daccordissimo. Io questo disco non l'ho ancora ascoltato e, in questo post, non sono mai entrato nel campo della critica musicale.

Poi anche se entrassi nel merito delle cifre artistiche dei Radiohead, sarebbero sicuramente giudizi positivi, ho amato tutti i dischi dei Radiohead.

In questo post, in maniera provocatoria, ho voluto solo prendere in esame le scelte promozionali del gruppo di Yorke.

Ciao ciao

P/s
Ho aperto una discussione qui:

http://groups.google.it/group/indie-talk/msg/b92cb92240e9e4e5

potresti scrivere che ne pensi del disco dal punto di vista musicale. Devo ancora ascoltarlo e sono molto curioso ; )

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,al di là della scelta commerciale che condivido vorrei parlare un pò di musica.
Premetto che amo i Radiohead e considero Tom Yorke un genio musicale.
Sto ascoltando in Raimbows e lo trovo veramente notevole anche se diversissimo dagli utlimi lavori dei Radiohead compreso "The Eraser".
La cosa che più mi ha sorpreso però è che ..è tutto "live".
Io amo le sonorità ricercate della band di Oxford e sicuramente questa scelta penalizza questo lato.
Mi piacerebbe sapere il vostro parere su questo.
Ribadisco in ogni caso che si tratta di un disco fantastico.

Edgar

Francesco ha detto...

Ciao Edgar, grazie per queste considerazioni.

Se ti interessa puoi dire la tua anche qui:

http://groups.google.it/group/indie-talk/msg/b92cb92240e9e4e5

E' una discussione sull'ultimo dei Radiohead.

Ciao ciao

Unknown ha detto...

Il fatto può essere valutato anche in altro modo.
Te l'hai valutato, mi pare, molto permalosamente.

Francesco ha detto...

Hehehehehe, sì lo ammetto, è uno dei miei difetti. Però non mi ha mosso solo la permalosità, altrimenti avrei scritto questo post mesi fà.
Diciamo che è una provocazione per dire che si sono fatti pagare per una cosa che facciamo tutti: il download prima dell'uscita del disco. C'hanno fatto una bella figura, ma se ci credono ora, avrebbero potuto fare qualcosa pro-internet anche un'anno fa. Un'esempio predisporre dei widget da inserire nel blog. La Columbia lo fa.

Grazie per la tua osservazione.
Ciao ciao