The Fiery Furnaces
Blueberry Boat (Fat Possum - 2006)
Prosegue la marcia di avvicinamento al tanto atteso Widow City, la tappa odierna di questa via crucis (coraggio maca poco al 23 ottobre), vede la celebrazione del 4° album dei Fiery Furnaces: Bitter Tea.
Avevamo già discusso di Blueberry Boat, il loro capolavoro riconosciuto, ma a molti è sfuggita la bellezza di Bitter Tea, fors'anche per la pubblicazione a ridosso di Rehearsing My Choir, ben spinto dalla Rough Trade.
Per inciso, di lì a poco, l'estate 2006 ci avrebbe regalato anche un doppio album intestato a Matthew Friedberger: Winter Women / Holy Ghost Language School. Non c'è che dire un pessimo disco, anzi due pessimi dischi (non ho mai trovato il pretesto per sputarci sopra due righe di recensione). Se si parlava fino ad allora di Matthew come unto dalla chitarra di Pete Townshend, con questo disco si profila una deludente equazione, i Fiery Furnaces stanno a Quadrophenia come Matthew solista stà a Magic Bus.
Ma fortuna che la metà Yin dei Fiery Furnaces (la metà femminile ovvero Elanor Friedberger) aveva dichiarato che quest’ uscita estemporanea per la Fat Possum, sarebbe stata un disco prevalentemente rock. Bitter Tea più che un disco rock, o comunque garage (visti i fraintendimenti di generi ai tempi dell'esordio), pare più essere un’ audace disco di sperimentazioni. Gli elementi prevalenti sono, oltre alla chitarra di Matthew, elettronica (in ogni salsa), loop e reverse.
Le cose migliori saltano fuori quando è il piano (guardacaso suonato da Elanor) a fare da elemento trainante, immaginatevi i Dresden Dolls flippati. Apprezzabili taluni accenti disco e qualche speziatura orientaleggiante. Un riuscito mix dei primi due album, superato appieno il passo falso di Rehearsing My Choir.
Tè miscelato con menta e funghi allucinogeni, altro che amaro!
Similar Artist: The Who, Captain Beefheart, The Kills
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I'm in no mood
venerdì, settembre 14, 2007
The Fiery Furnaces - Bitter Tea
Etichette: fat possum records, fiery furnaces, reissued, usa indiePubblicato da Francesco alle 00:07
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3 commenti:
sinceramente questo disco non l'ho mai digerito.Deve essermi andato di traverso, chissà...
lo zucchero sach, lo zucchero...te lo dimentichi a volte..eheheheh
Sachy i Fiery Furnaces con me sfondano un portone aperto.
Ma se tu dimentichi lo zucchero... ahahahahahaha
Comunque oggi è venerdì, giorno di uscite, chissà cosa ci aspetta sugli scaffali, lo sapete che sono un'inguaribile analogico!
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