mercoledì, settembre 26, 2007

Alan McGee e la storia della Creation Records

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Il sito.

"Come ho resuscitato il Brit Pop."

O almeno così recita il titolo delle biografia scritta da Paolo Hewitt. In realtà sarebbe più giusta questa headline "Alan McGee l'uomo che in 17 anni fondò la Creation Records, scoprì i Jesus & Mary Chain, i My Bloody Valentine, caldeggiò la nascita dei Primal Scream, andò in rovina per l'anno di gestazione di Loveless, scoprì gli Oasis, tornò in pari con i creditori grazie alle vendite di Definitely Maybe..." non sarebbe ancora tutto, ma credo che lo spazio in prima sarebbe già terminato qui.

Alan nasce e cresce a Glasgow, in Scozia, in una famiglia della working class. La sua conoscenza con la musica avviene da adolescente, nel '77, in piena epoca punk. Alan anticonformista di indole, solidalizza presto con le idee sputate fuori da quegli sgraziati LP, Londra brucia e Alan ha qualche molesta idea anche per la sua Glasgow.

Quelli del suo giro la pensano come lui, soprattutto Bobbie Gillespie e Andrew Innes. Il tumulto punk dura solo pochi mesi, il punk come pensiero sovversivo è una bolla d'aria, John Lloyd (Sex Pistols) vede revocarsi il suo nome da battaglia (Johnny Rotten), era solo un'Immagine Pubblica ad uso Limitato (Public Image Ltd). Al tramontare anche del Post Punk, Alan decide che è il momento di intervenire, si trasferisce a Londra con l'amico Innes, con cui divide l'appartamento.

E' il 1983 e lo strabordante entusiasmo di McGee sfocia prima nella realizzazione di una piccola Fanzine (Communication Blur) e poi nell'apertura di un locale: il Living Room. Dei due il Living Room si dimostra il progetto più valido. Nella gestione Alan è aiutato dal Television Personalities Joe Foster, gli affari vanno così bene che Alan lascia il suo lavoro e comincia a dedicarsi alla musica a tempo pieno.

Nello stesso anno dalla mente di Foster e, soprattutto, da quella di McGee, nasce la Creation Records. Le prime uscite sono sette pollici a tiratura limitata, la cui copertina è realizzata addirittura da Bobby Gillespie (futuro Jesus And Mary Chain e Primal Scream). I primi ad essere messi sotto contratto per la Creation sono i The Loft, in seguito meglio conosciuti con il nome di The Weather Prophets, i Biff, Bang, Pow (di cui fa parte lo stesso McGee, il nome è un tributo ad un brano dei The Creation, un gruppo dei '60, in pratica un tributo nel tributo) e i Jesus And Mary Chains (anche se non li conoscete li avrete certamente ascoltati sulla colonna sonora di Lost In Translation). Ma il mio gruppo-Creation preferito di sempre rimarranno i Felt, la risposta britannica ai Television, poi passati alla Cherry Red Records.


(Felt - Stained-Glass Windows In The Sky)

Il sound della Creation si identifica ben presto con le qualità del gruppo dei fratelli Jim e William Reid, i Jeasus And Mary Chain: muri di feedback, droni noisy e chiatrre twee.

Nel 1988 arriva l'estate dell'amore "second edition", non è più l'amore fumoso degli hippie, ma quello sintetico dell' ecstasy-generation. I Primal Scream, dell'ormai ex Jesus And Mary Chains Rober Gillespie, sono i più ricettivi e i primi a tradurre in musica l'entusiasmo artificiale che si respira in Inghilterra. I singoli dei Primal Scream cominciano a fare il giro degli House Club di mezzo paese, le aspettative si concretizzano con l'uscita di Screamadelica (8 Ottobre 1991), rimarrà il miglior disco del gruppo.


(Primal Scream - Higher Than The Sun)

Gli anni '90 in casa Creation cominciano nel modo migliore dunque, ma il decennio passerà agli annali per due momenti centrali. Il primo momento critico del decennio sono i troppi mesi di gestazione di Loveless, il terzo album in studio degli irlandesi My Bloody Valentine. Il gruppo riprendeva le fila del discorso iniziato anni prima dai seminali Jesus And Mary Chain, estremizzandone i feedback e, paradossalmente, aumentandone il romanticismo. Ma i mesi di lavorazione dell'album, che poi si rivelerà una pietra miliare degli anni 90, si rivelano fatali per le finanze della casa discografica di McGee. La Creation finisce presto con le spalle al muro.


(My Bloody Valentine - Only Shallow)

Nel 1992 arriva il salvagente, a gettarlo dalle parti di Alan è la Sony. L'ingresso della major, nel consiglio d'amministrazione (che fino a quel momento non esisteva nemmeno), compromette la conduzione informale e l'indipendanza artistica delle produzioni. Due anni dopo passano per quegli uffici 2 fratelli ancora inediti sulla scena musicale, sono Liam e Noel Gallagher. I due, e il loro gruppo, gli Oasis, vengono immediatamente scritturati e nel 1994 viene pubblicato Definitely Maybe. Gli introiti provenienti dalle vendite di quel disco riportao i bilanci in verde.

Il lavoro della label prosegue ancora per qualche anno, con buoni risultati, scritturati fra gli altri i Super Furry Animals, ma Alan McGee non è più motivato e nel 2000 si conclude l'avventura della Creation Records, 17 anni consegnati alla leggenda della musica indie.

2 commenti:

20nd ha detto...

W LA (ri)CREATION

Francesco ha detto...

(ri)CREATION.... ahahahahah.
Comunque mi associo all'espolosione di giubilo.

UP McGee!!!