Tra lavoro e famiglia ho ormai abbandonato la lettura di romazi, mi dedico quasi esclusivamente alla manualistica. In particolare mi sono reso conto di alternare corposi volumi sul web marketing e spessi tomi sulla musica.
Inizialmente lo facevo inconsciamente, oggi seguo quest'andamento con maniacale puntualità (si lo so, a volte spavento anche me stesso). In questo periodo mi sto cimentando con il recente Everybody's Talking di Massimo Cotto.
Nel libro sono raccolte 50 interviste realizzate negli anni e con grande perizia dall'autore. Le interviste riguardano i più Grandi della musica rock (non ci si spiega cosa ci faccia Aldo Busi, ma l'autore denuncia preventivamente la simpatica anomalia). Non vado oltre con i pareri, perchè sono appena ad un terzo delle oltre 500 pagine, rimando a più in là un giudizio complessivo sull'opera. Il perchè del post? Bè, dovevo assolutamente condividere con voi quest'aneddoto, Robert Plant parla del suo primo incontro con Jim Morrison:
Phoenix, Arizona. Ci ritroviamo seduti uno vicino all'altro. Mi guarda. Lo guardo. Mi chiede: "Che cosa fai nella vita?" "Sono un cantante" "Ah, e che genere di musica fai?" Rispondo: "Mah, un rock che deriva dla blues, la mia band si chiama Led Zeppelin". E lui: "Mai sentita". Lo guardo neglio occhi e ho la conferma che mente. Nessuno che facesse musica in quegli anni, poteva dire di non conoscere i Led Zeppelin. Ora è il mio turno di giocare: "E tu cosa fai?" domando. Jim risponde: "Oh, io sono un poeta". E io: "Ah, anch'io lo ero. Poi, ho avuto successo".
Che ne pensate?
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