lunedì, maggio 28, 2007

Ariel Pink’s Haunted Graffiti 5 - House Arrest

REISSUED REVIEW: Ariel Pink's Hunted Graffiti 5
House Arrest (Paw Tracks - 2005)

Chi mi conosce sa che ho un debole per Ariel Pink e i suoi Hunted Graffiti (in realtà il gruppo è del tutto immaginario, visto che Ariel fa tutto da solo). La mia smodata passione per il funambolico musicista di Los Angeles, ha nel tempo inficiato parzialmente la mia attendibilità come recensore, visto che Ariel o si ama o si odia. Per cui, almeno la metà degli appassionati di musica sarà sempre in disaccordo con me, almeno per ciò che riguarda Ariel Pink. Tu da che parte stai, lo ami o lo odi?

Sondaggi a parte (anche se mi farebbe davvero piacere conoscere la vostra), ho scritto questa recensione per Losing Today qualche anno fa. E' piuttosto breve per motivi editoriali, spero sia comunque esaustiva. Buona lettura.

Ariel Pink è stato congelato criogenicamente nel 1969 ad un LSD party, forse quell’ epoca non era ancora preparata. Oggi ha 20 anni e nella sua testa tutto è ancora identico ad allora. Dietro il suo volto angelico e pulito, rigato da una cascata di capelli, si nasconde una mente musicale deviata ed incompresa, di quelle che farebbero gridare "al miracolo" Lester Bangs.

Ariel ha sulla punta delle dita una sensibilità pop da Re Mida, confinata nelle atroci distorsioni di una registrazione volutamente casalinga. Un aquila del pentagramma in una voliera lo-fi, i suoi voli pindarici sono fissati su nastro da una 8 piste Yamaha MT8. Il ragazzo compone inizialmente a tempo perso, fa musica (per sua ammissione) "assemblando strofe, parole, musiche ed effetti, come se stesse giocando con i lego". Successivamente, lo notano gli Animal Collective che gli procurano un contratto con la proprietaria Paw Tracks Records.

House Arrest tecnicamente è la ristampa del suo esordio del 2003 e non si discosta molto dalle pubblicazioni già note di Ariel. Proprio questa sensazione di "già sentito" determina una certa statica mediocrità. Pur tuttavia è un piacevole gingillo per chi non intende abbandonare il folletto di Los Angeles. Il disco lo vede nuovamente ed edonisticamente concentrato su se stesso, impegnato a consumare lunghi e visionari amplessi con mixer e chitarra. Primi passi.

“…le droghe lo fanno volare alto nel mattino…”

Similar Artist: Xiu Xiu, Khonnor, Magnetic Fields
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Mp3:
Life in LA (From Worn Copy)

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